CASO MONZA BRIANZA

Caso di legionella a luglio in via Tosi. «Ma qui nessuno era stato avvisato»

 

 

A denunciare il pericolo, un residente del condominio di via Tosi, 4. Durante lo scorso luglio un residente era stati ricoverato d’urgenza in ospedale. Un episodio che aveva allertato l’Asl locale. L’ente aveva pertanto provveduto in breve tempo, a stilare un documento in cui si avvisava della presenza del pericoloso batterio. Ma è proprio a questo punto però, che la comunicazione, come sostengono i residenti, si è bloccata. E la polemica si accende
di Rossana Brambilla
Analisi in laboratorio

Monza, 8 novembre 2014 - Dopo aver terrorizzato gli abitanti dei Comuni di Bresso e di Cinisello Balsamo, il batterio della legionella arriva anche a Monza. O meglio era arrivato, ma nessuno lo sapeva. A denunciare il pericolo, un residente del condominio di via Tosi, 4. Durante lo scorso luglio un residente era stati ricoverato d’urgenza in ospedale. Un episodio che aeva allertato l’Asl locale. L’ente aveva pertanto provveduto in breve tempo, a stilare un documento in cui si avvisava della presenza del pericoloso batterio. Ma è proprio a questo punto però, che la comunicazione, come sostengono i residenti, si è bloccata. E la polemica si accende. Già perché quella comunicazione ufficiale, emessa il 10 settembre, non è mai arrivata ai condomini, i quali hanno appreso la situazione solamente pochi giorni fa, grazie a degli avvisi apparsi nell’edificio.
«Tutto è stato taciuto – dichiara Giglio Izzo, abitante in via Tosi -. Mi chiedo il perché. Il diritto alla salute deve essere perseguito con una fase di prevenzione. Ciò che è mancata, è stata un’accurata informazione. Il condominio in cui vivo, ospita un centinaio tra abitazioni e uffici. Si possono facilmente ipotizzare circa 300 persone che quotidianamente aprono il rubinetto dell’acqua. Per fortuna il batterio ha colpito solo un individuo. L’amministratore dopo aver avuto notizia del fatto, avrebbe dovuto immediatamente attivarsi e mettere in sicurezza la fonte della rete dell’acqua. Proprio come viene stabilito dal regolamento condominiale. In tal modo avrebbe potuto evitare il pericolo di ulteriori infezioni». 
È indignato Izzo il quale, dopo essere venuto a conoscenza dell’accaduto, ha contattato il suo legale di fiducia. «Voglio sapere il perché della mancata informazione? Sarà il Tribunale a dover trovare le responsabilità». Oltre a cercare le responsabilità di quanto avvenuto, al condomino sta a cuore anche un altro obiettivo. «Vorrei lanciare un monito a tutti i monzesi – conclude -. Dopo questa esperienza ho compreso l’importanza di effettuare periodici controlli alle tubature. La salute è un bene primario, va salvaguardata il più possibile». Per assicurare la mancanza di rischi, un’impresa ha effettuato la pulizia dell’intero impianto idrico del palazzo. Ora i condomini potranno effettuare tranquillamente la doccia e utilizzare l’acqua calda senza timori.

 

Fonte Il Giorno
http://www.ilgiorno.it/monza-brianza/legionella-1.380730