DOCCE CHIUSE A BRESSO

Ecco le ultime notizie sui casi di legionella. Dopo le infezioni verificate a Milano, Roma e Bologna, il batterio killer torna a colpire a Bresso: un uomo di 62 anni e uno di 64 sono stati ricoverati.
8 gennaio 2015, 09.44
La paura della legionella è sempre maggiore a Bresso, dove altri due casi sono stati diagnosticati proprio nelle scorse settimane. È bene, però, non fare allarmismi anche perché l’Asl del comune sta lavorando per capire quale sia la fonte e per bonificare gli impianti. Come avevamo annunciato l’uomo di 62 anni infetto nei giorni prima di manifestare i sintomi aveva frequentato la piscina comunale. Da quel momento, in accordo con il Comune e con l’Asl si è deciso di eseguire un intervento di sanificazione straordinario, senza attendere il riscontro delle analisi condotte dall’Asl il 2 gennaio.
È dunque importante sapere che l’impianto della piscina è sicuro. I tecnici Asl eseguiranno oggi nuovi prelievi che dovrebbero cancellare qualsiasi sospetto. Tuttavia, le docce rimarranno chiuse fino a completo chiarimento della situazione, anche perché l’acqua sanitaria nei silos è risultata positiva al batterio. Matteo Caspani, il direttore dell’impianto sportivo, intervistato da Il Giorno spiega come si stia lavorando in modo capillare per rendere la piscina sicura, considerato che l’acqua essendo clorata è già pulita. E soprattutto non può essere inalata.
Per gli impianti sanitari, disponiamo di un impianto di sanificazione in continuo che interviene quotidianamente sulle acque presenti nel boiler che immagazzina l’acqua calda delle docce. Tuttavia non escludiamo che l’attacco di una colonia di legionella più corposa possa aver reso vane le procedure ordinarie di sicurezza.
Quando si avranno notizie più certe? Bisognerà attendere ancora 3-4 giorni per avere i primi esiti delle analisi in corso sui nuovi campioni prelevati a Bresso.
(v.r)
Legionella, ultime notizie: 8 i casi a Bresso, continuano i campionamenti sull'acqua
7 gennaio 2015, 10.35
Sono due i nuovi casi di legionella a Bresso. I pazienti ricoverati nell’ultima settimana del 2014 sono un uomo di 62 anni, di cui abbiamo dato notizia lunedì e oggi sembra essere in via di guarigione, e un altro signore di 64 anni. Si trovano rispettivamente all’ospedale Bassini di Cinisello e all’ospedale di Sesto, con i classici sintomi da legionellosi: difficoltà respiratorie e polmonite. Ovviamente, l’allarme è tornato a essere alto, soprattutto considerati i sei casi registrati in questa zona della provincia di Milano a ottobre. Giorgio Ciconali, responsabile del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl, come riporta Il Giorno, ha così commentato:
Abbiamo immediatamente condotto delle campionature dei punti considerati potenzialmente a rischio ma al momento non è stato possibile identificare la fonte del nuovo contagio. Sono stati verificati docce, lavabi e sistemi termici.
A questo punto la preoccupazione è abbastanza elevata, perché non si riesce a capire quale possa essere la causa del contagio. L’infezione potrebbe essere avvenuta in luogo pubblico o magari direttamente in casa. Per questo motivo si stanno raccogliendo campioni ovunque, per esempio dalle docce della piscina comunale (che ha un sistema di filtraggio di ottima qualità) e dalle fontanelle dei giardini pubblici. In considerazione anche le docce nei centri estetici e gli autolavaggi (dove il paziente di 64 anni ha detto di essersi recato nei giorni prevedenti all’infezione). Il sindaco Ugo Vecchiarelli ha inoltre aggiunto:
Già a novembre, quando non si erano più verificati nuovi casi, avevamo messo in conto che l’emergenza era cessata, ma che la legionella rimaneva dormiente nella rete idrica cittadina. Purtroppo questo ci dicono gli esperti. A novembre e dicembre abbiamo incontrato gli amministratori di stabili e tutte le categorie commerciali che utilizzano l’acqua, chiedendo loro di attuare una manutenzione degli impianti costante e continua, proprio per scongiurare colpi di coda di un batterio particolarmente resistente e aggressivo.
(v.r)
Ricoverato per infezione un pensionato di Bresso
5 gennaio 2015, 11.24
Dopo settimane di bonifica e ovviamente controlli, sembrava completamente rientrato il pericolo legionella a Bresso. Invece, sembra esserci un nuovo caso. La vittima sembrerebbe un uomo di 62 anni, pensionato in buona salute, attualmente ricoverato all’ospedale Bassini, dove in questo momento si trova in fase di recupero: non è in pericolo di vita.
Quale può essere la fonte di contagio? Inizialmente si è pensato alla rete idrica della piscina comunali. Questa causa, però, sembra essere stata esclusa perché nella struttura è presente un impianto di clorazione che previene la presenza di legionellosi. Il sindaco Ugo Vecchiarelli, come riporta Il Giorno, ha commentato:
Abbiamo solamente una informazione ufficiosa da parte dell’Asl. Ma non è giusto fare allarmismo, la situazione appare circoscritta e soprattutto le autorità sanitarie stanno facendo il loro lavoro.
Intanto, gli esperti dell’Asl stanno cercando di capire da dove possa arrivare la nuova infezione: hanno analizzato i comportamenti dell’uomo durante il periodo di incubazione, che può arrivare ad otto giorni. Sono stati già eseguiti prelievi sia alla rete idrica del condominio di via Ambrogio Strada, che nei luoghi frequentati dall’uomo. Purtroppo nessuno è ancora in grado di stimare quanti siano gli edifici civili e gli impianti di uso pubblico del Comune colonizzati dal batterio.
(v.r)
Nuovo caso a Merate, donna di 44 anni è fuori pericolo
29 dicembre 2014, 10.12
All’ospedale Mandic di Merate è stata ricoverata una donna di circa 44 anni di Rovagnate con i sintomi della legionella. Si è presentata al pronto soccorso con febbre alta. Da giorni assumeva una terapia antibiotica, ma nulla era servita. I medici le hanno diagnosticato una polmonite causata dalla legionella. Dopo una settimana di ricovero, la signora sta meglio ed è stata dimessa, potrà continuare le sue cure a casa. Ovviamente, dovrà effettuare opportuni approfondimenti sulle possibili cause della malattia. È stata avvertita l’Azienda sanitaria locale che è incaricata anche di esaminare l’impianto idrico dell’abitazione della paziente.
È questo il secondo caso di legionella in circa un mese all’ospedale Mandic. Il primo ricovero ha visto come protagonista una donna del 1934, trattenuta in rianimazione per più di 10 giorni. Anche questa signora sta meglio ed è stata aperta un’ inchiesta epidemiologica per attivare gli eventuali protocolli di bonifica.
(v.r)
confermato il caso di Senigallia
16 dicembre 2014, 12.17
È stata confermata la diagnosi. L’anziano di 75 anni ricoverato con tosse e problemi respiratori è affetto da legionella. Attualmente le sue condizioni sono stabili, ma molto serie. Sono stati fatti dei controlli anche tra i familiari dell’uomo, ma sembrerebbe non esserci stato nessun contagio in casa. A confermarlo sono l’assessore alla sanità Fabrizio Volpini e la direttrice del presidio ospedaliero cittadino Silvana Seri, che smentiscono per il momento le voci su un altro caso sospetto che coinvolgerebbe un giovane.
Secondo quanto riporta, infatti, il Corriere dell’Adriatico, un ragazzo di 24 anni presenterebbe sintomi compatibili alla patologia. Al momento non si sa nulla di più. Nel Comune, nonostante si stia cercando di gestire la cosa serenamente e senza allarmismi inutili, sono già previsti dei controlli per capire quale sia la causa del contagio. Come sappiamo spesso la legionella prolifera negli acquedotti, nelle condotte cittadine, negli impianti idrici degli edifici, dalle tubature ai serbatoi, ma anche nelle piscine e nelle fontane.
(v.r)
Un caso sospetto a Senigallia
11 dicembre 2014, 13.49
Potrebbe esserci una nuova vittima della legionella. A Senigallia un uomo anziano è stato ricoverato per un’infezione alle vie respiratorie: febbre, debolezza, un focolaio ai polmoni e una tosse che perdura da un paio di mesi. Sembrano essere i sintomi della legionella. Ovviamente, gli accertamenti medici sono ancora in corso e la diagnosi non è sicura.
Prima di lanciare l’allarme si attende la certezza del contagio. Gli altri componenti della famiglia del pensionato stanno tutti bene. Se gli esami dovessero accertare l'infezione, per la spiaggia di velluto si tratterebbe del primo caso. Il Comune sta prendendo tutte le precauzioni: nei prossimi giorni, infatti, potrebbe partire un dispositivo di sicurezza per effettuare i controlli nell'acquedotto da parte dell'Asur.
(v.r)
Un caso a Merate, anziana in rianimazione da 10 giorni
27 novembre 2014, 10.22
Un nuovo caso di legionella, questa volta in provincia di Lecco. Un’anziana donna di Merate è ricoverata da circa 10 giorni nel reparto di rianimazione dell’ospedale Mandic per un’infezione da legionella. La paziente sembra essere fuori pericolo, ma i medici per l’età avanzata (classe 1934) e per precauzione, hanno deciso di tenerla in osservazione ancora qualche giorno.
Il ricovero della signora ha ovviamente messo in allarme l'azienda sanitaria locale che darà avvio all'inchiesta epidemiologica e, nel caso, attiverà tutti i protocolli previsti in questi casi per eventuali bonifiche. Come riporta Merate online, il direttore di presidio, il dottor Gedeone Baraldo ha specificato:
Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto un investimento importante su un progetto relativo alle centrali termiche dell'acqua calda che viene monitorata costantemente. Ci sono tre centrali con il trattamento delle acque con cloroammina che è una sostanza che si deposita all'interno della rete e che garantisce un potere antisettico e elettivo sulla legionella. Generalmente i pazienti che contraggono la legionella arrivano già in ospedale già presente e che si definisce "comunitaria" o in incubazione al momento del ricovero.
Perché questo dettaglio? La signora è arrivata in ospedale con alcuni sintomi tipici di un’infezione alle vie respiratorie. È stata quindi sottoposta a una terapia antibiotica, ma il quadro clinico si è aggravato.
(v.r)
La paura del batterio cambia le abitudini dei cittadini
25 novembre 2014, 10.49
Mentre l’allarme legionella è ancora elevato, quello che sta emergendo è un netto cambio delle abitudini dei cittadini, preoccupati di entrare in contatto con il batterio e di ammalarsi. Secondo quando riporta l’Ansa, dopo aver sentito la Polizia di Bresso e i residenti sono cambiati i consumi, dall’acqua in bottiglia agli autolavaggi:
Anche se il problema riguarda l'acqua calda, molte persone non usano più le 'fontanelle' pubbliche, i consumi di acqua in bottiglia sono aumentati fino al 50% in ottobre, e rimangono alti. Negli uffici, si evita di stare troppo vicini agli split dell'aria calda condizionata (dei sistemi cosiddetti 'a pompa di calore') perché il batterio si annida nelle particelle d'acqua.
E non è tutto, perché la psicosi da legionella riguarda anche abitiduni più piccole, come quella del rito del cappuccino: non si fa più come prima, i baristi che adesso proteggono i clienti al banco dai possibili vapori d'acqua calda mettendo una spugnetta intorno al beccuccio del vapore della macchina del caffè.
La gente evita di lavare la macchina negli autolavaggi (quelli fai-da-te), compra meno acqua alla Cada dell’Acqua, dove si vende la minerale a prezzi contenuti e invece si sono impennati i prodotti anticalcare. Una situazione complessivamente preoccupante, che ricorda l’epidemia di legionella del 2002 che colpi l’Europa.
(v.r)
Positivo al batterio l’impianto dell’acqua della Corte d’Appello di Roma
18 novembre 2014, 16.00
Durante i controlli di routine è stata verificata nell’impianto di dolcificazione dell’acqua dellaCorte d’Appello di Roma una presenza elevata del batterio della legionella. Non è una notizia improvvisa, perché da qualche settimana negli uffici erano già in corso interventi di sanificazione a causa dei topi. A darne la notizia è il magistrato Luciano Panzani, presidente della Corte. In corso, attualmente, c’è anche il controllo dell’impianto di condizionamento dove potrebbe essersi annidato il batterio.
La situazione resta al momento sotto controllo ma il problema se non viene affrontato e monitorato può diventare molto serio. Stiamo pagando le conseguenze di alcuni lavori di sbancamento della collina qui vicino e la presenza di un campo nomadi a pochi passi dagli uffici giudiziari.
L’allarme legionella arriva a pochi giorni dalla decisione di dichiarare non potabile l’acqua negli uffici della Corte d’Appello anche alla luce della presenza di topi che ha reso necessaria una massiccia azione di derattizzazione. Ci vorranno circa 40 giorni per superare tutti i problemi e soprattutto per creare un ambiente sano in cui lavorare: per questo motivo sono state spostate le udienze della sezione lavoro e chiuse le sale usate abitualmente per convegni e dibattiti. Secondo quanto denunciato da alcuni dipendenti nei mesi scorsi sarebbero stati registrati almeno cinque casi di broncopolmonite.
Bologna, docce infette nella piscina dello stadio di via Costa
14 novembre 2014, 14.28
Un altro caso di legionella, questa volta a Bologna. A essere infetta è la piscina dello stadio in via Andrea Costa, che è stata chiusa per bonifica. Si è infettata una donna a causa dei livelli fuori norma riscontrati nei tre spogliatoi femminili della struttura. L’accertamento dell’Asl è avvenuto il 20 ottobre e già verso la fine del mese, l’impianto ha dovuto sospendere l’attività per sanificare le docce. Il sindaco della città ha inoltre intimato il gestore a «rivedere le misure di controllo messe in atto e aggiornare la valutazione del rischio». Si sospetta quindi che qualcosa non abbia funzionato proprio nelle procedure di controllo.
Bresso, il sindaco invita ad aumentare la temperatura dell’acqua calda
Sembra rientrato l’allarme legionella a Bresso, ma il sindaco Ugo Vecchiarelli ha diffuso agli amministratori condominiali un consiglio: alzare la temperatura dell’acqua a 65 gradi, facendo attenzione a non scottarsi. Questo è avvenuto dopo risultati dei prelievi forniti dall’Asl nelle ultime ore, che hanno confermato la diffusa presenza del batterio nelle abitazioni. È stato inoltre aggiornato il decalogo delle norme di comportamento, redatto lo scorso 21 ottobre.
(v.r)
Legionella, a Monza già un caso a luglio
14 novembre 2014, 10.49
La psicosi da legionella sta contagiando tutta la provincia di Milano dopo alcuni casi a Bresso, a Cinisello Balsamo, un palazzo contaminato nel quartiere di Niguarda. C’è stato un contagio anche a Monza, già durante l'estate. A denunciarlo - come riporta Il Giorno – è stato un residente del condominio di via Tosi 4, che ha raccontato che a luglio una persona è stata ricoverata d’urgenza all’ospedale a causa del batterio. L’Asl è stata allertata, ma non è mai stata diffusa nessuna comunicazione ai cittadini. L’unica avvertenza risale al 10 settembre, ma non è arrivata ai residenti del palazzo, che hanno scoperto il problema solo pochi giorni fa dopo una serie di avvisi nell’edificio. Ovviamente, è scoppiata la polemica e c’è chi pensa – tra i residenti - di ricorrere alle vie legali. Giglio Izzo, abitante in via Tosi, ha infatti commentato:
Tutto è stato taciuto. Mi chiedo il perché. Il diritto alla salute deve essere perseguito con una fase di prevenzione. Ciò che è mancata, è stata un’accurata informazione. Il condominio in cui vivo, ospita un centinaio tra abitazioni e uffici. Si possono facilmente ipotizzare circa 300 persone che quotidianamente aprono il rubinetto dell’acqua. Per fortuna il batterio ha colpito solo un individuo. L’amministratore dopo aver avuto notizia del fatto, avrebbe dovuto immediatamente attivarsi e mettere in sicurezza la fonte della rete dell’acqua. Proprio come viene stabilito dal regolamento condominiale. In tal modo avrebbe potuto evitare il pericolo di ulteriori infezioni.
(v.r)
Prelievi a Bresso, nuovi risultati positivi alla legionella
13 novembre 2014, 11.40
A Bresso arrivano i primi risultati delle analisi dell'Asl e purtroppo sono positivi al batterio. Oltre ai tamponi fatti ormai diverso tempo fa per verificare la diffusione della legionella nei palazzi in cui sono state diagnosticate le infezioni, l'Asl ha condotto altri test a campione per monitorare la diffusione del batterio. Sono risultati positivi due tamponi (26 i totali svolti) eseguiti nei palazzi dove si sono registrati i casi di infezione: alcune tracce sono state trovate nel sistema centralizzato di due condomini. È stata poi trovata la presenza di legionella in un’abitazione (valore minimo, ma c'è), infine la quinta positività riguarda un condominio di via XXV Aprile, mentre è negativo il tampone svolto in un edificio di via don Minzoni. Il sindaco Ugo Vecchiarelli ha precisato:
La positività dei prelievi non significa nuovi casi di legionella. Non ci sono altre segnalazioni. Oltre al decesso, gli altri cinque sono a casa. Manteniamo con Asl e Cap lo stato di osservazione della situazione. Resta per precauzione il decalogo. Per quanto riguarda le cause della diffusione del batterio, non ci possiamo permettere di escludere nulla.
Via | Il giorno
(v.r)
Niguarda, 350 abitazioni a rischio legionella
11 novembre 2014, 10.58
La legionella sta mettendo a rischio la salute degli inquilini del palazzo tra via Hermada e via Ornato, si tratta di un caseggiato con ben 350 abitazioni nel quartiere Niguarda. Proprio qui, dopo le analisi dell’Asl, domani sarà tolta l’acqua e trenta esperti si occuperanno di bonificare, casa per casa, eliminando il batterio dalle docce e dai rubinetti. Oscar Di Marino, tra i massimi esperti di legionella a livello nazionale, ieri durante una pubblica assemblea che ha coinvolto i residenti nel palazzo, ha commentato:
Per la prima volta in Italia verrà portato a domicilio il sistema di bonifiche di solito utilizzato negli ospedali. Sarà usato il top delle armi contro il batterio.
La bonifica sarà così organizzata: tre disinfettanti saranno fatti circolari nell’impianto, poi verranno visionati i sanitari nelle case. Gli abitanti, però, dovranno prestare attenzione all’igiene quotidiana, pulendo i soffioni della doccia e dei rubinetti con aceto e candeggina.
(v.r)
Via | Corriere
Monza-Brianza, “La rete d’acqua comunale è pulita”
7 novembre 2014, 15.44
Nessun pericolo legionella per l’acqua potabile distribuita dal Comune. Dopo la psicosi che si è creata nella provincia di Milano, tra Bresso, Paderno Dugnano e Cinisello Balsamo a seguito dei numerosi contagi, l'azienda Acsm Agam Reti Gas e Acqua ha rassicurato la cittadinanza. Dopo la prima diagnosi di legionella ad agosto, sono stati prelevati ben sette campioni dall'Asl di Monza e Brianza, che ha potuto verificare la rete di distribuzione. È stato invece sanificato l'impianto del condominio coinvolto in via Tosi a Monza. Secondo quanto riporta Monza Today, ecco la precisazione dell’ Acsm Agam Reti Gas e Acqua:
Come noto, la legionella si può sviluppare solo in condizioni di ristagno e a temperature ben più elevate di quelle a cui viene erogata l’acqua nelle reti di distribuzione idrica.
(v.r)
Legionella, forse la causa sono i lavori estivi sul tratto di acquedotto che attraversa il centro del Comune
4 novembre 2014, 13.44
Si continua a parlare di legionella a Milano e dintorni, dopo i casi che si sono manifestati a Bresso e a Cinisello Balsamo. La presenza del batterio nelle acque potrebbe dipendere da alcuni lavori estivi eseguiti sull'acquedotto. Questa è l’ipotesi più accreditata, formulata dall'assessore lombardo alla Salute, Mario Mantovani.
Pur in assenza di una prova documentale, al momento la principale ipotesi patogenetica è legata ai lavori estivi sul tratto di acquedotto che attraversa il centro del Comune. Questo in considerazione dell'ubicazione delle abitazioni dei 6 casi (poste tutte a valle o a breve distanza dal punto dei lavori), della correlazione cronologica, della quasi contemporaneità sintomatica e della rilevanza numerica (6 casi in 20 giorni quando negli ultimi 5 anni abbiamo avuto nel Comune di Bresso complessivamente 4 casi).
Intanto continuano al lavoro i tecnici dell’Asl di Milano, per verificare la causa ma anche per intervenire con un piano di tutela della salute dei cittadini.
(v.r)
Il Comune di Cinisello Balsamo: "Nessun allarme sul territorio"
30 ottobre 2014, 10.45
Nessun allarme legionella a Cinisello Balsamo, dopo la morte della signora proprietaria dell’appartamento infestato a Marotta (PU) e residente in città (la donna è risultata, infatti, positiva al batterio) e dopo i casi diagnosticati nel corso del 2014. Il Comune ha diffuso una nota che recita così:
Come riportato in una comunicazione ufficiale del Direttore Generale dell'ASL di Milano: "Il batterio della legionella si trova normalmente nell'acqua e solo in determinate condizioni può moltiplicarsi e costituire un rischio per la salute. La possibilità di contrarre l'infezione è presente in qualsiasi contesto e in qualsiasi città: casi di legionella vengono segnalati ovunque in Italia. A Cinisello Balsamo i casi nel corso dell'anno sono tre e rimangono tre: un dato che rientra assolutamente nelle attese epidemiologiche. Il caso di legionella contratto fuori da Cinisello Balsamo non presenta alcun collegamento con la città. Dunque, è privo di giustificazione qualunque allarmismo relativo ad abitazioni, esercizi pubblici e privati sul territorio del Comune.
Il sindaco Siria Trezzi ha inoltre confermato di essere in costante rapporto con le autorità sanitarie per tenere la situazione monitorata, ma che attualmente non sono necessarie misure straordinarie di bonifica della rete idrica.
(v.r)
Morta a Cinisello Balsamo proprietaria di un appartamento infestato a Marotta
29 ottobre 2014, 13.36
Una donna residente a Cinisello Balsamo è morta il 15 ottobre a Carate Brianza ed è risultata positiva alla Legionella. A dare la notizia è Il Giorno, che ricostruisce la complessa storia della donna:
Residente a Cinisello Balsamo, ha un domicilio anche a Marotta, località marittima delle Marche. Lì ha trascorso l’estate, forse vi è rimasta fino a qualche settimana fa. Tornata a Milano avrebbe accusato dei sintomi, da cui il ricovero. E infine il decesso, in una struttura sanitaria a Carate Brianza, non si sa ancora se legato effettivamente all’infezione da batterio.

La donna di Cinisello Balsamo è la proprietaria dell’appartamento turistico di Marotta in cui è stata accertata la presenza del batterio di legionella “Pneumophila”. I dati nel milanese a questo punto ci dicono che nel corso dell’ultimo anno ci sono stati sei casi di Legionella a Bresso e 4 a Cinisello Balsamo. Attualmente sono in corso le indagini dell’Asl, ma sembrerebbe che l’acqua comunale non sia infetta.
(v.r)
La rete idrica comunale di Marotta negativa ai test sulla Legionella
28 ottobre 2014
A Marotta è in corso uno scrupoloso monitoraggio, dopo che ieri è stata accertata la presenza della legionella nelle condutture di un appartamento nella palazzina ‘Vela Torre’. I risultati al momento sono rassicuranti: l’acquedotto comunale e la rete idrica locale sembrano essere pulite e in nessun’altra unità abitativa dello stabile è stato riscontrato il batterio. Ricordiamo che questo caso non è assolutamente collegabile con Milano, purtroppo è morta anche una persona.
(v.r)
Asl: "L'acqua pubblica di Bresso non è contaminata"
27 ottobre 16.54
I primi risultati ottenuti dai test condotti dall’Asl di Milano sull’acqua pubblica sono rassicuranti: non sono state rilevate traccia di legionella. Sono stati raccolti la settimana scorsa ben 5 campioni, relativi a 3 pozzi e all’acquedotto. Giorgio Ciconali, responsabile del Servizio igiene e sanità pubblica dell’Asl della metropoli, ha così commentale:
Sono negativi. Non presentano dunque al momento neanche tracce di legionella. Non possiamo dire come sia stata l’acqua pubblica ad agosto o a settembre. Ma possiamo in questo momento scagionare la rete idrica. Le indagini vanno avanti e dovremo aspettare i risultati delle analisi degli altri campionamenti.
Gli altri campionamenti sono stati effettuati sulle abitazioni e sui caseggiati locali. In questo caso, ci si aspetta una positività. Prove in mano, bisognerà valutare il quantitativo di legionella presente e come bonificare le tubature domestiche.
(v.r)
Legionella, acqua infetta in un appartamento di Marotta
27 ottobre 2014, 11.08
La psicosi da Legionella sta colpendo l’Italia, dopo i sei casi diagnosticati a Bresso, una cittadina alle porte di Milano. È di questa mattina la notizia che è stata verificata la presenza del batterio nelle condutture di un appartamento a Marotta, località in provincia di Pesaro Urbino. Secondo quanto comunicato dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica di Fano, le acque dell’appartamento presente nel condominio “Vela Torre”, in via Cristoforo Colombo, hanno concentrazioni elevate di legionella Pneumophila. Non c’è alcun tipo di collegamento con Milano: ricordiamo infatti che la legionella è un batterio che si diffonde attraverso l’acqua e non si può essere contagiati da uomo a uomo. (v.r)
Un caso di legionella anche a Cinisello Balsamo
25 Ottobre 2014, 9.15
Continuano ad aumentare i casi di legionella. È stata diagnosticata anche a Cinisello Balsamo, città tra l’altro confinante con Bresso. L’Asl Milano si è affrettata a smentire qualsiasi collegamento con quanto accaduto a Bresso. Non c’è alcuna relazione tra i malati e si può parlare di casualità, sostengono i tecnici. Il direttore generale di Asl Milano, Walter Locatelli, ha infatti commentato:
Il riscontro di un caso a Cinisello Balsamo, il terzo nel corso dell’ultimo anno, rientra assolutamente nelle attese epidemiologiche.
Perché non c’è relazione? Perché l’acqua comunale delle due cittadine, proviene da due acquedotti diversi, con due sistemi differenti di distribuzione idrica. Intanto a Bresso continuano le analisi e sono state chiuse anche due fontanelle di acqua nei parchi comunali.
(v.r)
Il sindaco di Bresso: "L'acqua si può bere"
24 ottobre 2014, 14.55
Il Comune di Bresso, l’Asl e la società Cap Holding, che gestisce la rete idrica, sono al lavoro per capire come abbia potuto diffondersi il batterio. È preoccupante sia il numero di casi (sei negli ultimi 20 giorni e altri tre prima dell’estate) sia il periodo dell’anno. L’azienda sanitaria locale ha prelevato dei campioni di acqua pubblica e si è ora in attesa dei risultati, intanto il sindaco di Bresso Ugo Vecchiarelli sta cercando di rassicurare i suoi cittadini:
L’acqua del rubinetto si può bere. La legionella non si trasmette attraverso gli alimenti e da persona a persona. Ho firmato un’ordinanza che invita gli amministratori dei condomini interessati a sanificare gli ambienti comuni degli edifici.
Cap ha inoltre fatto sapere che sta lavorando sulle tubature: c’è in corso un forte processo disanificazione della rete. Per una decina di giorni ci sarà un’attività di clorificazione dei sistemi di filtraggio e dei vari pozzi di Bresso. I cittadini non subiranno disservizi: i pozzi saranno staccati dalla rete e pulite, mentre l’acqua arriverà dai comuni vicini, come Paderno Dugnano.
Il dottor Oscar Di Marino, direttore sanitario dell’Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo ed esperto di legionella, intervistato da Il Giorno, ha inoltre aggiunto:
La legionella si trasmette esclusivamente per inalazione di particelle di vapore acqueo in una temperatura compresa tra i 25 e i 55 gradi e mai per contagio tra persone. Ci sono alcune attività della vita quotidiana che ci fanno incontrare con questa situazione: per esempio, e soprattutto, la si contrae dall’uso della doccia e dai grandi condizionatori a ricircolo d’acqua.
(v.r)
La procura indaga su altri tre casi di legionella a Milano
24 Ottobre 2014, ore 11.14
Altri tre casi di legionella, poco lontani da Bresso dove sono stati registrati i sei casi che hanno spaventato la provincia di Milano. Questi nuovi casi sono però nuovi per il grande pubblico, perché le denunce risalgono una a novembre del 2013, una a febbraio del 2014 e una a giugno del 2014. I contaminati risiedono tutti vicini al quartiere Niguarda di Milano, in un palazzone di via Hermada. Si sono ammalati una donna di 77 anni, la figlia di 47 anni, il vicino di pianerottolo di 78 anni.
Dopo il contagio, nel condominio è stata introdotta una pompa di dosaggio del cloro per pulire le tubature ed eliminare il virus, mentre l’acqua è continuamente monitorata. Intanto il pm Esposito ha affidato una perizia a un infettivologo per capire la genesi della malattia nelle tre vittime.
(v.r)
Contaminata l'acqua delle tubature, si aggrava un contagiato
24 ottobre 2014, ore 9.44
La legionella viaggia nell’acqua, ma quale acqua è stata contaminata? È questa la domanda che si stanno ponendo nel milanese, dopo i sei casi diagnosticati negli ultimi giorni. Per essere sicuri bisognerà attendere le conferme dell’analisi dell’asl. Intanto si sa già che uno dei campionamenti effettuati dai tecnici dei servizi di sanità pubblica ha dato riscontro positivo.
La legionella c’è e una delle sei infezioni è avvenuta attraverso l’acqua della doccia, confermaIl Giornale. Ciò fa sospettare che anche gli altri casi possano avere la stessa origine, perché le residenze dei malati sono tutte concentrare nella stessa area tra via Ariosto e via Savino, tra via Roma, via Tagliabue. Si tratta di zona di Bresso a nord-est dal diametro di non più di 500 metri.
Mentre continuano le analisi e le persone si chiedono se possono bere l’acqua o devono tenere chiusi i rubinetti, si sono aggravate le condizioni di una donna colpita da batterio. È una signora anziana, esattamente come le altre persone e già con una salute abbastanza precaria. Ricordiamo che il primo morto da legionella aveva 78 anni: il batterio infatti potrebbe complicare una condizione respiratoria già compromessa. Tre contagiati, invece, stanno meglio e sono già stati dimessi.
(v.r)
Sei casi di Legionella a Bresso, un morto
23 ottobre 2014
Un’epidemia di legionella a Bresso. Nella piccola cittadina, alle porte di Milano, sono stati registrati circa 6 casi di legionella, in pochi giorni, in persone che hanno più di 70 anni. Dei sei contaminati, una persona è morta. I tecnici della Asl stanno prelevando campioni di acqua nelle case e nelle fontane pubbliche per verificare la carica batterica.
I sei anziani si sono presentati al Pronto soccorso con sintomi simili a quelli di un’infezione alle vie respiratoriefebbre alta, tosse e fatica a respirare. Immediatamente sono stati ricoverati negli Ospedali Niguarda, Sacco, Cinisello Balsamo e Multimedica con la diagnosi di legionella. È scattata di conseguenza la denuncia alle autorità sanitarie. Come si è immediatamente capito, le persone più a rischio sono gli anziani, ma anche le persone immunodepresse o conpatologie croniche.
Sul sito del comune di Bresso, è stato pubblicato dal sindaco di Bresso, Ugo Vecchiarelli, un decalogo per contrastare e proteggersi dal batterio:
La legionella può colonizzare gli impianti idrici in alcune parti in cui l’acqua ristagna a lungo e nei punti terminali quando non si fa adeguata manutenzione, ad esempio nei soffioni delle docce incrostate da calcare.
Ogni anno nel nostro Paese sono circa 1.300 le persone che si ammalano. La malattia non si trasmette da persona a persona, ma respirando goccioline d’acqua infetta.
(v.r)

Fonte http://scienzaesalute.blogosfere.it/post/535204/legionella-ultime-notizie